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Le origini della chiesa risalgono alla fine del IV secolo o agli inizi del V, quando ad opera del vescovo Savino, iniziò l’evangelizzazione del municipio romano di Veleia, cui il Saltus Bituniae apparteneva civilmente. In seguito, il piccolo edificio diventò chiesa battesimale e pieve episcopale dipendente dal vescovo di Piacenza che in quell’area aveva numerosi possedimenti documentati già nell’XI secolo. La pieve divenne sempre più importante e ciò è dimostrato dal fatto che nel 1352 l’arciprete e l’arcidiacono erano coadiuvati da molti canonici reggenti le diciotto chiese presenti nella Val Taro. Quando il territorio venne strutturato in pievi, da Bedonia dipendevano 18 cappelle di cui sette in Val Ceno (Casaleto, Chiesiola, Illica, Nociveglia, Masanti, Spora, Tasola) e dieci in Val Taro (Alpe, Carniglia, Caneso, Momarola, Strepeto, Montarsiccio, Caboara, Strela, Tarsogno, Tornolo e “Lancedo”, di cui si è persa traccia).

La facciata a salienti, in conci di pietra a vista, è rinserrata agli angoli da lesene binate, a tutta altezza ed è coronata da un frontone triangolare. Al centro si apre l’unico portale, a tutto sesto, con cornice modanata e frontone interrotto, in pietra, con stemma araldico. Negli anni ’60 del Novecento il prospetto è stato rivestito con delle lastre di travertino. L’abside è semicircolare.

L’interno è a navata unica con quattro cappelle voltate a botte. La navata è scandita da lesene composite, al di sopra delle quali corre una trabeazione spezzata, in aggetto ed ha volta a botte

Nel XVII secolo l’edificio primitivo fu sostituito dalla chiesa attuale che sorse nella stessa area, ma venne invertito il suo orientamento. L’edificio fu costruito tra 1628 e 1630 dall’Arciprete Sante Serpagli e fu consacrato il 29 settembre 1638 da S.E. Mons. A. Scappi. Durante la prima metà del XVIII secolo venne ampliato il perimetro con l’aggiunta di otto cappelle laterali, ma successivamente la chiesa barocca subì ulteriori modifiche. Internamente, gli stucchi dell’area presbiteriale si datano al 1725, mentre l’altare risale al 1787. La prima cappella a sinistra, dedicata a Santa Croce è stata realizzata in onore del duca Carlo III di Borbone e alla reggente Dorotea Sofia de Neuburg (1733). La chiesa di Sant’Antonino è un interessante esempio di edificio sacro barocco, nonostante abbia subito diverse trasformazioni nel corso del Novecento.

LocalitàBedoniaIndirizzo43041 Bedonia (PR)Telefono0525 826377E-Mailparrocchiadibedonia@alice.itShare
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