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In posizione solitaria rispetto al borgo in stile, che accoglie ogni anno migliaia di visitatori, sorge l’antica chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Cosma e Damiano, martirizzati al tempo di Diocleziano (intorno al 303-305) ad Egea di Cilicia sul golfo di Alessandretta.

E’ fondata convinzione che la prima cappella di Grazzano risalga al VI secolo dopo Cristo circa. Rimangono certamente da approfondire gli aspetti archeologici.

Per il periodo successivo, il già citato illustre storico Pietro Maria Campi, autore dell’Historia Ecclesiastica di Piacenza, scrive che nel 1347 il Vescovo Rogerio, come Apostolico Collettore Deputato dal Papa, iniziò “ad esigere le decime del sussidio per la guerra contro i Turchi e … promosse ancora agli ordini, certi Chierici d’alcune altre Chiese, la memoria della quali pare oggidì sia andata in oblio”. Vengono riportati i nomi dei chierici e delle Chiese e Cappelle presso cui prestarono servizio, l’ultimo di questi è Gherardo Della Rocca, Rettore della Chiesa de’ Santi Cosma e Damiano sotto la Pieve di San Vitale di Pomario.

Si può dunque collocare la costruzione originaria della chiesa o il suo ampliamento prima del XIII secolo, come chiesa dipendente dalla Pieve di Pomario. La base è certamente di impianto romanico, presentava una sola navata con la facciata rivolta verso la strada che porta verso il Nure. Più problematico è il passaggio della chiesa come bene dipendente dal Monastero degli Olivetani di S. Sepolcro di Piacenza.

Nel 1650, all’indomani del risveglio economico e culturale seguito alla peste del 1629-1630, l’edificio subì notevoli cambiamenti  planimetrici e strutturali: effettuato un cambiamento assiale tale da rivolgere la facciata verso il borgo, vennero aggiunte le cappelle laterali.

La facciata della chiesa, a capanna con timpano di coronamento, in mattoni faccia a vista, è scandita da lesene  (sopra il portale-affresco del XX, volto di Madonna con Bambino attribuito al pittore piacentino Ricchetti). Il campanile, in origine all’altezza della facciata, nel 1829 fu elevato di alcuni metri con rialzo della cella campanaria.

L’interno è ad aula, con volta a  botte. Sopra la porta di ingresso è collocata una cantoria con fregi lignei e un interessante organo a canne del 1700. Sui lati sinistro e destro della navata sono situate quattro cappelle.

Le due cappelle a sinistra sono votate a San Giuseppe, alla Madonna del Carmelo, quella antica a destra a Sant’Isidoro di Madrid, spagnolo patrono dei contadini. La cappella della Madonna di Lourdes sulla destra, a forma di grotta, è del 1913, frutto di un voto fatto dalla contessa Carla Erba e dal Conte Giuseppe Visconti di Modrone per grazia ricevuta.

L’altare maggiore è in marmo pregiato. Quadri, paliotti in scagliola che risalgono alla prima parte del Settecento completano l’interno e conferiscono al complesso la qualifica di interessante e significativa testimonianza della storia e dell’architettura religiosa del territorio piacentino, con particolare collegamento alle vicende dell’attiguo “borgo medioevale” legato alla storia della famiglia dei Visconti di Modrone. Nel 2018 il pittore Riccardo Benvenuti ha donato alla chiesa un dipinto raffigurante l’esterno.

LocalitàGrazzano ViscontiIndirizzo29020 Grazzano Visconti (PC)Share
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