Architettura gotica padana, ad aula, nel XII secolo era un monastero affidato agli Umiliati che, secondo la tradizione avrebbe ospitato nel Trecento san Rocco di Montpellier , di cui si conservano un dipinto e una statua. La facciata è stata rifatta nel 1957 su disegno dell’architetto Camillo Guidotti; l’abside, nella parte posteriore della chiesa, fu ampliata nel 1500 ed i sei altari laterali furono ricavati nel Seicento, chiudendo totalmente o parzialmente le lunghe finestre ogivali; il campanile è stato sopraelevato nel 1957 su disegno dell’architetto Pietro Berzolla. Delle vetrate istoriate, risalenti al XX secolo, alcune sono su disegno dell’artista Trento Longaretti di Bergamo (Natività, Crocefissione, Battesimo di Gesù, Addolorata). L’interno, a tre navate, custodisce diverse opere pittoriche: ben noti sono il dipinto murale con la Natività e San Rocco di inizio Quattrocento e la Resurrezione di Bernardino Gatti detto il Sojaro (1540), l’Apparizione di San Giuseppe a Santa Teresa di Gesù'” di Bartolomeo Rusca (1722). Vi sono anche alcune opere ottocentesche del piacentino Paolo Bozzini. Il santuario ospita, tra le altre tele, il Cristo Porta Croce appare a San Giovanni della Croce” attribuito a Giovanni Venanzio (1705). L’altare del XVIII secolo è in marmi pregiati policromi.
Da segnalare le sculture di San Rocco scolpito da Angelo del Maino nel 1524 e donata alla chiesa dal Comune di Piacenza nel 1534, l’Addolorata settecentesca attribuibile al fiammingo Jan Geernaert.