La struttura originaria della chiesa, rimaneggiata nel 1901, risale al XII secolo. Tracce dell’architettura romanica si ritrovano tutt’ora nell’abside in arenaria e nella torre campanaria.
Per avere notizie dettagliate sulla chiesa di Sant’Ilario (dipendente dalle Pieve di Bilegno) occorre aspettare il XVI secolo. Dalla visita apostolica di Mons. Castelli del 1579, risulta che l’edificio possedeva un solo altare costruito in laterizio, mentre il fonte battesimale e l’acquasantiera erano in pietra. Dalle visite di Mons. Rangoni (1599 e 1615) emerge che la chiesa e la canonica necessitano di riparazioni.
La chiesa sorge isolata in località Breno di Borgonovo Val Tidone. La facciata monocuspidata, in mattoni a vista, è a vento, rinserrata agli angoli da contrafforti a tutta altezza. Al centro si apre l’unico portale a tutto sesto, strombato. La lunetta al di sopra del portale è decorata con mattonelle in cotto poste a spina di pesce; sull’architrave si trova l’iscrizione: DIVO HILARIO EP. DOCT. Al di sopra del portale corre una cornice ad archetti a sesto acuto pensili, così come al di sotto dei rampanti del tetto lungo i fronti laterali. Al centro nella parte superiore si apre un ampio rosone circolare strombato. I fronti laterali sono in pietra a vista, forati da strette monofore a sesto acuto; vi si addossano i volumi isolati, di diversa dimensione e profondità, in cotto a vista, dei confessionali. Verso l’abside si addossano i volumi semicircolari delle cappelle votive, in pietra a vista, decorati con cornice in cotto ad archetti pensili.
La torre campanaria, posta a sinistra dell’abside, è a pianta quadrata, in pietra a vista, senza soluzione di continuità, termina con una cella aperta sui quattro lati da bifore a tutto sesto. La cella è coperta con tetto a falde con manto in coppi. Sul retro l’abside semicircolare è forata da due monofore a sesto acuto centrali.