L’origine della chiesa di San Maria è, secondo il Campi, il 758. Dopo il terremoto del 1117 essa fu ricostruita e consacrata nel 1122. A tre navate, con copertura a capriate, un accesso frontale mediano in facciata ed uno sul lato nord, è retta all’interno da possenti colonne in pietra arenaria.
La torre campanaria, datata XIII secolo, è eretta sulla navata inferiore di sinistra.
Le manomissioni più incisive avvengono durante il ‘700, secondo gli scritti di E. Fava, in cui si asserisce che l’interno della chiesa era intonacato come anche i capitelli e le colonne. Nel 1730 per ordine dell’arciprete C. Rugarli, fu abbattuto il muro perimetrale di sinistra per costruirvi tre cappelle. Nel 1899 furonoscoperti gli affreschi quattrocenteschi della cappella di S.Caterina. Nel 1911,1912 e 1913, vennero ricostruite la loggetta di San Giovanni e la quarta absidiola contenente una vasca ad immersione dell’VIII secolo Nel 1917-1919 furono ripristinate all’esterno le absidi minori. Negli stessi anni fu anche modificata la facciata principale.
Nel 1923 furono rifatti alcuni archi di sostegno e nel 1927 furono restaurate le finestre del coro. Nel 1935 venne rimesso in luce l’originale soffitto a capriate.
All’interno della magnifica collegiata si può ammirare la cappella dedicata a Santa Caterina d’Alessandria di origini quattrocentesche, con un ciclo di dipinti in parte sulla Passione di Gesù.
La cappella di San Giuseppe è stata costruita nel 1630 sull’area di una più antica cappella, per la cessata peste. E’ arricchita da stucchi e da dipinti sulla vita del santo nella volta. Sulle pareti laterali sono esposte due opere pittoriche di Giacomo Guidotti. La pala della Sacra famiglia, del 1720 circa, è di un pittore romano.
A destra della facciata vi è l’ingresso al suggestivo chiostro medioevale che porta al Museo annesso.