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L’edificio, nelle forme attuali, risale all’ultimo periodo del Cinquecento. Fu costruito a partire dal 1577 nel luogo di una precedente chiesa intitolata a Santa Croce che funzionò come parrocchiale fino al 1440, quando soppressa fu aggregata all’Arcipretura della Cattedrale. L’architettura, con paramento murario in mattoni a vista, presenta una facciata a capanna con nicchie centinate. La torre campanaria, a due ordini con cella a doppia monofora su ogni lato, è completata da cupolino ottagonale.  

Nel ricco interno, ad aula unica, si conservano interessanti opere d’arte, prima fra tutte la statua del santo titolare in legno, esposta nella nicchia del coro (1595)..

Di spicco sono gli stucchi che decorano l’ambiente, realizzati da Antonio Zanoni nel 1678 per quanto riguarda l’area presbiteriale rimaneggiata e dallo stesso insieme a Provino Dalmazio della Porta nel 1683 per le cappelle affrontate di Sant’Agata e Santa Croce.  All’altare della prima di queste cappelle è esposta la pala del piacentino Bartolomeo Baderna (1632-1700) raffigurante Sant’Agata in carcere curata da San Pietro (1683), la seconda cappella si avvaleva invece di un’opera dipinta da Robert De Longe (Bruxelles, 1646 – Piacenza, 1709) riproducente l’Esaltazione della vera croce, venduta nel 1747 e oggi dispersa. Già nel 1699 la tela era stata sostituita sull’altare dal notevole Crocifisso riferito a Giovanni Sceti che oggi possiamo ammirare.

Accanto alla cappella di Santa Croce si apre quella della Madonna del Soccorso con la pregevole pala raffigurante la Vergine e il Bambino fra i Santi Rocco e Sebastiano. Per il dipinto è stata segnalata l’affinità con un’opera del milanese Giovanni Ambrogio Besozzi custodita nell’oratorio di San Cristoforo.

Sulle pareti laterali del coro sono posti i due dipinti con la Nascita di San Rocco e la Morte del Santo dovuti a Giuseppe Gorla (1722). Altri episodi salienti riguardanti la vita del Santo titolare  sono proposti nel ciclo di sei affreschi lasciato sulle pareti di navata e controfacciata da Giuseppe Fornaroli (Piacenza, 1770 ca. – Milano, 1820), pittore piacentino formatosi all’Accademia di Belle Arti, noto anche per l’esecuzione di copie.

In presbiterio è invece collocato il dipinto San Rocco in gloria eseguito nel 1867 dal piacentino Paolo Bozzini (1815-1892). 

CittàPiacenzaIndirizzoVia LegnanoAuthorAuthor nameShare
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