L’edificio, voluto da Don Andrea Mutti in sostituzione di un piccolo oratorio preesistente, è stato progettato da Carlo Felice Cattadori e. La chiesa dedicata a Santa Maria Madre delle Genti fu costruita tra 1958 e 1961 e nel 1964 elevata a santuario mariano diocesano. . L’interno è a navata unica illuminata da sei lunghe vetrate istoriate del 1957-64, opera di Amalia Panigati, tra le maggiori esponenti della pittura a fuoco su vetro nel Novecento tra 1957 e 1966. I bracci accolgono le cappelle votive dedicate rispettivamente, quella di sinistra a San Giuseppe e quella di destra alla Beata Vergine delle Genti, rappresentata in un gruppo scultoreo ligneo del 1958 di produzione gardenese e nel dipinto eseguito nel 1972 dal pavese Pietro Delfitto (1933-2006). Nel lato destro dell’ambiente è esposto anche un dipinto di Paolo Vincenzo Novara, dedicato a Pio XII. Gli amboni in travertino recano le scene scolpite di Pentecoste e Visitazione: sono opera del maestro Paolo Perotti che ha approntato anche la mensa d’altare.
La cripta-sacrario ricorda i civili della provincia di Piacenza uccisi durante la seconda guerra mondiale, in particolare un gruppo di abitanti di Strà. I nomi delle vittime sono incisi all’interno del sacrario stesso. Nel 1985, su progetto dell’architetto Benzi, fu innalzata la torre campanaria davanti alla facciata.