Un documento attesta l’esistenza di un sacello con l’immagine della Madonna di Loreto già nel 1630. Nel 1644 il vescovo Alessandro Scappi, che resse la diocesi di Piacenza tra il 1627 e il 1650, riconobbe ufficialmente la cappella, affidandone la custodia alla Compagnia della Madonna del Rosario. Ampliata nei secoli seguenti, fu completamente riedificata su progetto dell’architetto Camillo Guidotti (Piacenza, 1854 – 1925) a partire dal 1902, come ricorda una lapide all’interno. I lavori si conclusero nel 1917 con il portico d’accesso cuspidato.
La chiesa, d’impianto ottagonale, è caratterizzata da tamburo sovrastato da cupola con lanternino in corrispondenza dell’aula. All’interno si venera la Madonna di Loreto, rappresentata nella scultura del XX secolo posta nella nicchia della parete di fondo. Nell’aula sono esposti numerosi ex voto per grazia ricevuta, in metallo, a ricamo, pittorici, databili tra la prima metà del Novecento e i giorni nostri. Vale la pena di segnalarne uno con la raffigurazione dipinta della Madonna che salva un uomo caduto da un carro.
Un’opera ad olio su tela realizzata dal noto pittore piacentino Emilio Perinetti (1854 – 1936) nel 1902 presenta l’apparizione mariana ad alcuni fedeli in primo piano e sullo sfondo il tempietto – santuario. L’ambone in marmo rosso è impreziosito da uno specchio centrale scolpito a bassorilievo da Paolo Perotti (1928-2018) con la scena del Battesimo di Cristo.