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La Madonna di Raffaello e il suo monastero. Immersive experience

Un’esperienza innovativa, multimediale e immersiva racconta la Madonna Sistina di Raffaello e il complesso monastico di San Sisto, luogo per il quale la celebre opera fu commissionata.

Raffaello Sanzio ricevette l’incarico da papa Giulio II nel 1512 e il capolavoro rimase a Piacenza fino al 1754, quando fu ceduta dai monaci piacentini al Grande Elettore Augusto III di Sassonia per 25.000 scudi romani.

Da allora il capolavoro si trova nella Galleria reale dei dipinti di Dresda (Gemäldegalerie Alte Meister) *.

Nella straordinaria e suggestiva cripta della chiesa abbaziale, attraverso video-proiezioni e suggestive installazioni, si ripercorreranno la storia del Monastero di San Sisto e il viaggio della Madonna Sistina di Raffaello.

Sarà inoltre possibile un esclusivo approfondimento tramite visite guidate che condurranno i visitatori alla scoperta del monastero benedettino e del suo patrimonio artistico abitualmente non aperto alla fruizione, in quanto area militare. La Caserma “Ten. Filippo Nicolai” aprirà quindi le porte ai visitatori (nelle date di apertura della mostra e con visita guidata) grazie alla collaborazione tra il Ministero della Difesa (Forze Armate del II Reggimento Pontieri) e la Diocesi di Piacenza-Bobbio, restituendo così un gioiello architettonico e artistico alla città di Piacenza.

* l’originale Madonna Sistina di Raffaello si trova tuttora nella Gemäldegalerie di Dresda (Germania). La mostra nel monastero di San Sisto è un’evento multimediale e immersivo.

Il biglietto d’ingresso comprende:

Esperienza immersiva in cripta, per rivivere attraverso tecnologie digitali la storia del monastero di San Sisto e della Madonna sistina di Raffaello (visita libera) + Visita guidata esclusiva all’ex monastero (area militare caserma “Ten. F. Nicolai”) 

Extra 

Visita straordinaria all’Appartamento dell’Abate (solo al sabato su turno unico, non incluso nel biglietto di ingresso)

Si raccomanda di prendere visione di dettagli e condizioni riportate in questa pagina.

Il monastero di San Sisto oggi

La cripta di San Sisto, sede della mostra multimediale

Giunti in fondo alla navata della chiesa si discenderà lungo lo scalone della Cripta: questo ambiente ricalca in planimetria l’ingombro di transetto, presbiterio e coro della chiesa superiore.

In questo luogo un video introduttivo illustra le principali vicissitudini del monastero dalla sua fondazione per volere dell’imperatore carolingio Ludovico II, fino all’incursione delle milizie francesi che, dopo l’armistizio di Cherasco (1796), vi si stabiliscono depredandolo di ori e ricchezze. Sarà inoltre possibile sfogliar digitalmente il Salterio di Angilberga, codice pergamenaceo purpureo del IX, appartenuto alla fondatrice del monastero.


Sarà poi possibile scoprire l’avvincente storia della Madonna Sistina, la sua avventurosa vita attraverso l’Europa e la formazione di una fama mondiale.


La sua storia iniziata nel 1512 con la committenza a Raffaello Sanzio di papa Giulio II per onorare la memoria dello zio, papa Sisto IV della Rovere, durò 240 anni, fino al 1754, quando, per ripianare gli ingenti debiti che il monastero aveva contratto, fu ceduta ad Augusto III di Sassonia, inesausto collezionista di capolavori.

 
Nel transetto sinistro saranno ricostruite la trattativa e la vendita dell’opera, attraverso i protagonisti della vicenda che conosceremo attraverso un video di ricostruzione storica.


L’esposizione prosegue documentando come dopo l’arrivo a Dresda, il quadro sia divenuto meta di pellegrinaggi laici in nome di un ideale di grazia e di bellezza che attraversa senza perdere nulla, e anzi acquisendo via via più importanza, le epoche del neoclassicismo, del romanticismo e persino del positivismo ottocentesco, fino alla filosofia e alla letteratura novecentesche. Diventa immagine di riflessione per cristiani e di venerazione per cattolici ortodossi; immagine di studio per filosofi, poeti e letterati.
La Madonna “di Dresda” sarà fonte di ispirazione per le avanguardie come testimoniano le opere di Schwitters, Dalì, Picasso, fino a Andy Warhol.


Lasciando la cripta si salirà lungo il grande scalone elicoidale, potendo osservare una porta che, secondo la tradizione orale, era l’ingresso per il corridoio farnesiano, che si pensa dovesse unire il monastero alla cittadella adiacente.

L'ex monastero (Caserma “Ten. Filippo Nicolai”)

Esperienza di visita inclusa nel biglietto di ingresso alla mostra

La Caserma “Ten. Filippo Nicolai”, ospitata nell’antica struttura del monastero, è sede del Comando del 2° Reggimento Genio Pontieri. 

L’area militare aprirà le porte ai visitatori con visite guidate esclusive che renderanno accessibile il grande chiostro, lo scalone, la sala del capitolo e la cappella affrescata in cui ha sede il piccolo e prezioso museo del Genio Pontieri, con importanti testimonianze della storia del corpo.

La visita guidata, della durata di circa un’ora, partirà dalla chiesa di San Sisto, e sarà limitata ad un numero massimo di 20 persone, che dovranno OBBLIGATORIAMENTE portare con sé un documento di identità per poter accedere all’area militare.

Gli introiti della bigliettazione per la visita alla caserma sono destinati esclusivamente alla guida.

 

L'Appartamento dell'abate

La visita all’Appartamento dell’abate è un’esperienza accompagnata speciale non inclusa nel biglietto della mostra: visitabile il sabato d’apertura alle ore 14:00 esclusivamente con accompagnatore museale con biglietto integrato al costo di 5,00 €.

Sarà quindi possibile accedere al loggiato esterno, alla Sala dei ritratti degli abati, alla Galleria – corridoio pensile realizzato nel Seicento, pregevole opera decorativa che arricchisce lo spazio grazie all’illusione ottica di sfondati e bassorilievi – anticamera, vestibolo, camera da letto e cappella privata dell’abate.

Sala dei ritratti degli abati 

È possibile immaginare si trattasse di ambiente di rappresentanza del cosiddetto “Appartamento dell’abate”: tra decorazioni pittoriche a parete, che riproducono finte porte e finestre, è possibile vedere ritratti di alcuni degli abati che hanno retto il cenobio.

Galleria 

Uno dei luoghi inediti, straordinariamente visitabili, è il corridoio pensile realizzato nel seicento quale collegamento tra l’attuale canonica  e le stanze dell’abate. La pregevole opera decorativa che arricchisce lo spazio grazie all’illusione ottica di sfondati e bassorilievi, ha come punto focale della decorazione la parete di fondo, che immette nell’appartamento su cui è stata progettata una decorazione a colonnato in prospettiva che apre la visuale verso il dipinto del busto di San Benedetto, realizzato nella saletta che, in continuità con la galleria, permette di accedere al vestibolo ottagonale. In questa sala sarà presente anche una sezione dedicata ai restauri della galleria stessa. Inoltre, guardando attraverso un cannocchiale, sarà possibile cogliere al meglio l’effetto illusionistico ottenuto con la decorazione, che pone al centro della composizione proprio la figura di San Benedetto.

Anticamera, vestibolo, camera da letto e cappella privata 

All’interno di quattro vani del vestibolo, riccamente affrescato con monocromi e finte architetture, sono stati installati i ritratti di altrettanti personaggi particolarmente rilevanti per la vita del monastero. Nel raccontarsi allo spettatore veniamo a conoscenza delle loro biografie e del contributo che ciascuno di loro ha dato alla storia del monastero. I personaggi scelti sono Angilberga, moglie dell’imperatore carolingio Ludovico II; Gandulfus l’abate che regge il monastero dal 1180; l’architetto piacentino Alessio Tramello; l’imperatrice Margherita d’Austria che qui volle essere sepolta.

Nelle sale a seguire verrà illustrata la “Regola” sintetizzata nella locuzione latina “ora et labora”, secondo il testo di San Benedetto. Nel primo ambiente viene descritta la prestigiosa biblioteca monastica, cui apparteneva uno dei volumi più importanti che Piacenza abbia mai avuto, il celebre Salterio di Angilberga, sfogliabile digitalmente. Nel vano a seguire, grazie ad un selezionato repertorio cinematografico vengono ricostruiti i momenti della giornata del monaco, scanditi dalla severa osservanza della Regola.

Giorni d’apertura dell’evento: 

2023:
domenica 24 settembre (possibile solo la visita immersiva in cripta e all’appartamento dell’Abate)
sabato 28 e domenica 29 ottobre
sabato 25 e domenica 26 novembre
sabato 16 e domenica
sabato 25 e domenica 26 novembre
sabato 16 e domenica 17 dicembre
2024:
sabato 27 e domenica 28 gennaio
sabato 24 e domenica 25 febbraio (non ci saranno le visite all’area militare – Caserma Ten. F. Nicolai)
sabato 23 e domenica 24 marzo (non ci saranno le visite all’area militare – Caserma Ten. F. Nicolai)
sabato 27 e domenica 28 aprile
sabato 25 e domenica 26 maggio
sabato 22 e domenica 23 giugno -> ULTIMA DATA DI APERTURA

ORARI

Nelle date di apertura:

Dalle 15:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00)

Visite alla caserma ore 15:30 | 16:30 | 17:30 (max 20 persone)

GLI ORARI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI PER RISPETTARE LE ESIGENZE LITURGICHE DEL LUOGO DI CULTO

Si prega di prendere visione degli avvisi di variazione oraria o chiusure straordinarie. 

NOTE IMPORTANTI

La mostra integra alla meravigliosa ambientazione fornita dal Monastero di San Sisto il percorso espositivo multimediale in cripta che si effettua in autonomia (senza guida) essendo esso stesso un racconto interattivo.

La visita alla caserma Ten. Filippo Nicolai è invece tenuta da guida abilitata e si effettua – nei giorni di apertura della mostra – alle ore 15:30 | 16:30 | 17:30 (durata circa 50-55 min). È necessario avere con sé un documento di identità valido per poter accedere.

Il percorso nel monastero (visita multimediale e guidata) presenta barriere architettoniche (gradini, scalinate).

PREZZI

Intero: 10 euro

Ridotto: 8 euro – dai 6 ai 18 anni

Gratuito: minori di anni 6, giornalisti solo se accreditati con anticipo inviando una e-mail a: madonna.raffaello.pc@gmail.com 

 

Informazioni

Per info: madonna.raffaello.pc@gmail.com
+39 349.8078276 (numero attivo dalle 10:00 alle 18:00)

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