Organo risalente alla metà dell’Ottocento e attribuito alla famiglia Bossi di Bergamo (Adeodato
Bossi Urbani?), collocato sopra la porta d’ingresso entro cassa lignea coeva con lesene, due mensole di raccordo, fregi e cimasa mistilinea recante la parziale citazione del secondo emistichio del quarto
versetto del Salmo 150 «Laudate [D]eum in organo», dotata di tenda di quaresima raffigurante Santa
Cecilia.
Cantoria lignea mistilinea coeva retta da quattro mensole e ritmata in tre specchiature, quella
centrale aggettante, con fregi dorati.
Prospetto di 27 canne in unica campata con cuspide centrale e ali laterali; canna centrale
corrispondente alla nota Fa1 del Principale Bassi 8’; bocche allineate con labbro superiore a scudo.
Tastiera di 50 note (Do1/Mi1-Fa5), con tasti diatonici ricoperti in osso e cromatici ricoperti in
ebano; divisione Bassi/Soprani Do#3/Re3.
Pedaliera a leggìo di 19 tasti (reale: Do1/Mi1-Sol#2), gli ultimi due dei quali azionano rispettivamente la Terzamano e il Rollante.
Registri azionati da manette a scorrimento con incastro disposte su due colonne a destra della tastiera e, limitatamente a Rinforzi al Timballone e Campanelli, ai lati del leggìo con scorrimento verticale.