Organo costruito nel 1905 da Giuseppe II Cavalli, attivo a Piacenza ed epigono di una dinastia di organari lodigiani, collocato sopra la porta d’ingresso in cantoria lignea mistilinea, ritmata in sei specchiature (in luogo della settima v’è il vano della scala di accesso) divise da colonne tòrtili, binate ai lati della specchiatura centrale, quest’ultima aggettante. Cassa lignea con fregi e cornice diritta, sormontata da semplice cimasa traforata. Prospetto di 21 canne in campata unica, suddivise in tre cuspidi di sette canne ciascuna, canna maggiore corrispondente alla nota Sol#1 del Principale 8’ Bassi, labbro superiore a mitria. Tastiera di 58 note (Do1/La5), tasti diatonici ricoperti in osso, cromatici in legno tinto. Divisione Bassi/Soprani Si2-Do3. Pedaliera di 16 tasti (Do1/Re#2) costantemente unita alla tastiera, l’ultima leva aziona la Terza mano. Registri azionati da manette scorrevoli con incastro disposte su unica colonna a destra della tastiera.
Disposizione fonica
Basso Armonico
Principale 8’ Bassi
Principale 8’ Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Quintadecima Bassi
Quintadecima Soprani
Decimanona Bassi
Decimanona Soprani
Ripieno
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Flauto in ottava Soprani
Ottavino
Voce Umana
Violetta Bassi
Violino Soprani
Terza Mano
Accessori
Terzamano
Combinazione libera
Tiratutti
Tremolo
Rollante
Temperamento equabile
Corista: La3=444 Hz a 25° C
Pressione del vento: 50 mm. in colonna d’acqua
Restauro 1984 Arturo Pedrini (Binanuova, Cremona)
Scheda tecnica a cura di Luigi Swich, ispettore onorario
Foto e video di Massimo Bersani
Dove si trovaChiesa parrocchiale di S. Antonino MartireIndirizzoPiazza Trento, 29020 Travo (PC)Azienda produttriceCavalliAnno di produzione1905Share