Organo costruito nel 1905 da Giuseppe II Cavalli, attivo a Piacenza ed epigono di una dinastia di organari lodigiani, collocato sopra la porta d’ingresso in cantoria lignea mistilinea, ritmata in sei specchiature (in luogo della settima v’è il vano della scala di accesso) divise da colonne tòrtili, binate ai lati della specchiatura centrale, quest’ultima aggettante. Cassa lignea con fregi e cornice diritta, sormontata da semplice cimasa traforata.
Prospetto di 21 canne in campata unica, suddivise in tre cuspidi di sette canne ciascuna, canna maggiore corrispondente alla nota Sol#1 del Principale 8’ Bassi, labbro superiore a mitria.
Tastiera di 58 note (Do1/La5), tasti diatonici ricoperti in osso, cromatici in legno tinto.
Divisione Bassi/Soprani Si2-Do3.
Pedaliera di 16 tasti (Do1/Re#2) costantemente unita alla tastiera, l’ultima leva aziona la Terza mano.
Registri azionati da manette scorrevoli con incastro disposte su unica colonna a destra della tastiera.