Il tenente Marco Lezoli nel 1685 volle costruire a Bedonia un oratorio dedicato a San Marco, poi trasformato nel primo santuario della Madonna di San Marco. In seguito inglobato nel seminario ottocentesco, l’ambiente è arricchito da sei dipinti con Storie della vita di Maria del 1915, dovuti a Umberto Giunti come la decorazione con cornici geometriche, greche, grottesche, losanghe della volta a botte. Al centro della prima campata è raffigurata la Colomba dello Spirito Santo, nella seconda San Marco, nella terza l’Arca dell’Alleanza. I pennacchi laterali ospitano i profeti Davide, Isaia, Daniele, Geremia e i busti dei santi Monica, Agostino, Elisabetta, Giuseppe, Anna, Gioacchino, tra candelabre con putti e animali simbolici all’albero della vita; compaiono anche le allegorie di Fortezza, Giustizia, Prudenza, Temperanza. La campata del presbiterio reca i monogrammi mariano e cristologico. Gli stucchi si devono a Tommaso Ferroni e Domenico Portugalli e datano 1804. Sulla parete di fondo campeggia un dipinto della Madonna della Consolazione (sec. XX); sulle pareti del presbiterio sono esposti dipinti con gli Evangelisti (due seicenteschi).
La prima pietra del santuario attuale, a pianta quadrata con cappelle votive, fu posta nel 1939, ma gli scavi iniziarono nel 1948; la cripta fu coperta nel 1952 e ingloba la cappella del pozzo, in origine sacello del primo Seicento sorto vicino a una sorgente, interamente rifatto nel 1953. Nel biennio seguente furono conclusi muri perimetrali e cupola, su tamburo circolare e con lanterna a guglia conica. I progettisti furono gli architetti Robuschi e Sassi.
L’imponente facciata in conci di pietra, con frontone triangolare, è dotata di portico con tre arcate a tutto sesto. L’interno, decorato a mosaico, custodisce un simulacro mariano assai venerato, del 1531 ma rimaneggiato, proveniente dal precedente santuario. Si dice che un frate lo portò da Pontremoli.